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giovedì 13 marzo 2008

Zoccole e sciampiste

Tra gli effetti collaterali del palloso dibattito pre elettorale spiccano due definizioni date rispettivamente alle candidate del Pd e del Pdl: “sciampiste” le prime (copyright Gasparri) e “zoccole” le seconde (copyright Lotito).

Ora, tralasciando il fatto che entrambe le categorie citate mi stanno simpatiche, quello che non si può non notare è l’insorgere (o forse l’eterno ritorno) dell’insulto di genere: quello che per definizione può essere rivolto solo a persone di sesso femminile.

Certo, su molte candidate di qua e di là si avrebbe da dire parecchio. Ma la presenza - altrettanto cospicua se non maggioritaria - di diversi maschi impresentabili, chissà perché, non ha stimolato alcun insulto di genere in senso opposto - tipo “vecchi bavosi” o “frustrati puttanieri”.

Saremo una società più civile non il giorno in cui avremo tante candidate quanti candidati, ma il giorno in cui per insultare le candidate che non ci piacciono le definiremo per quello che hanno in testa e non tra le gambe. Magari “incapaci”, “ignoranti”, “raccomandate”, perfino “stronze”. Ma non zoccole, né sciampiste...

Come dice Piovono rane.

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